Vino

I Monti Berici sono un gruppo di rilievi collinari, formazione particolare nella pianura alluvionale su cui sorge Vicenza, originatisi sul fondo di un antico mare nell’arco di almeno un centinaio di milioni di anni. I Monti Berici risaltano nettamente, a sud di Vicenza, con una forma di parallelogramma, il cui asse maggiore, orientato in direzione nord-est/sud-ovest, è lungo circa 24 km, e con una superficie complessiva di circa 165 km².

Vini dai colli Berici: Chardonnay Colli Berici; Tocai Bianco; Sauvignon; Pinot Bianco; Merlot dei Colli Berici; Cabernetdei Colli Berici; Vino frizzante Monte Berico – Vicenza

Possibilità di visite in cantine e assaggi.

Food and wine

Food

Pizza

La pizza cotta nel forno a legna.
In “3Lasagne” si offrono serate a tema con pizze cotte nel forno a legna.

FOTO PIZZA

Il baccalà alla vicentina

Il nobile veneziano Pietro Querini decise di recarsi nei Paesi Bassi in cerca di onore e ricchezza. Preparò la “Cocca Veneziana”, una nave di 700 tonnellate fatta con legno di cipresso e, dopo averla caricata con il vino Malvasia, spezie, cotone e altri beni di valore, partì il 25 Aprile 1431 da Candia (Creta) con un equipaggio di 68 uomini. Il 7 dicembre, il mare si fece tumultuoso e le onde sopraffecero la nave, distruggendola per gran parte. Il capitano quindi decise di utilizzare le scialuppe di salvataggio, anche se la terra più vicina (Irlanda) era a 700 miglia di distanza. 47 marinai e il Querini salirono sulla scialuppa più grande. Dopo molte avventure in un mare sempre agitato la grande scialuppa di salvataggio raggiunse un’ isola deserta. I superstiti, stremati, si dissetarono con la neve abbondante che copriva l’isola .. L’equipaggio sopravvissuto, essendo troppo debole per pescare, si cibò dei pochi molluschi e patelle che trovarono sulla spiaggia. La mattina dopo una nuova speranza si presentò innanzi a loro: durante una faticosa ispezione dell’isola, trovarono una capanna di legno dove poter riparsi. Il rifugio era la prova che c’erano altri abitanti nelle vicinanze. Trovarono anche del grosso pesce con loro stupore già lavato, quindi se ne cibarono e così riuscirono a placare i morsi della fame un un altro po’ di tempo. Pochi giorni dopo furono ritrovati da tre pescatori (un padre e i suoi due figli) provenienti dalla vicina isola di Rost, i quali vedendo il fumo proveniente dalla capanna si avvicinarono per un controllo. Così furono salvati e aiutati i pochi sopravvissuti,nove in tutto: alcuni marinai e il nobile Querini. Gli italiani soggiornarono sull’isola per tre mesi e mezzo, ospiti delle famiglie locali. Il Querini, nei suoi scritti, racconta che sull’isola di Rost vivevano 120 persone tutti pescatori e scrive “Due tipi di pesci vengono catturati in grandi quantità: stoccafisso (merluzzo) e……. I baccalà vengono essiccati al vento e al sole, e diventano duri come il legno. Quando è il momento di mangiarli, vengono colpiti con la parte posteriore di un’ascia fino a quando diventano così sottili che sembrano essere cartilagine. La gente poi li preparano con burro e spezie. “Questo triste avventura (ma con il suo lieto fine per i sopravvissuti), è stata un’esperienza utile per il Querini, che così è venuto a conoscenza dello staccafisso e lo introdusse a Venezia.

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